L’ALBERO DI GIOVANNI di Roberto Sandron
Contenuti del volume
Saluto del Presidente onorario dell’Associazione Giovanni Lorenzin Onlus
Saluto del Presidente di Livenza Tagliamento Acque S.p.A.
La terra dei Mauri
Giovanni Lorenzin: il richiamo dell’Africa
L’Associazione Giovanni Lorenzin Onlus
Chinguetti, la città santa
Le biblioteche del deserto
Le attività dell’Associazione: i Premi di studio
Mr. Chambers, chi era costui?
L’istruzione: una delle benedizioni della vita
Una palma è una palma … ma non solo
Un pozzo fa sentire i suoi effetti lontano, come l’amore
Gli interventi del Comune di Portogruaro
Una pagina nuova
Questa è la storia di Giovanni e degli anni che passò a lavorare in Africa, ma soprattutto dell’impatto che la sua breve vita ha avuto su chi non l’ha conosciuto personalmente: bambini, studenti, persone che si sono a lui connesse tramite le opere dell’Associazione Giovanni Lorenzin.
La storia di Giovanni ha inizio nei primissimi anni Ottanta quando era ancora obbligatorio il servizio Militare. In alternativa, si poteva optare per il servizio civile che però durava due anni. Giovanni, dopo essersi laureato, prese una decisione che solo persone idealiste, motivate e toste hanno il coraggio di fare: scelse il servizio civile, ma non dietro casa; andò a lavorare in Africa in uno dei paesi più poveri al mondo, il Ciad. Era l’anno 1983.
Per i successivi 9 anni, la maggior parte dei quali passata in vari Paesi Africani, Giovanni, aiutando i più deboli, si costruì una professionalità invidiabile. Imparò il francese alla perfezione, diventò un manager che gestiva cantieri, organizzava il personale, creava il futuro, spesso operando in condizioni difficili sia dal punto di vista ambientale che delle risorse umane.
L’ultima volta che ci vedemmo quando venne a trovarci in California ci raccontava che per i lavori di infrastruttura affittavano grossi macchinari da aziende cinesi che operavano in Mauritania. Un giorno, parlando della situazione economica nei paesi dove vivevamo, Giovanni mi disse che secondo lui la Cina avrebbe conquistato l’Africa, non militarmente o politicamente, ma con un’espansione economica. Un quarto di secolo dopo, la sua previsione si è avverata in pieno. In uno studio della McKinsey uscito nel 2018 si stima che ci siano 10.000 aziende cinesi che operano attivamente in Africa.
Per aiutarci a meglio comprendere i luoghi dove Giovanni operò nei suoi anni di lavoro in Africa, l’Autore ci regala degli interessanti spunti storici e geografici sull’Africa del Nord ed in particolare la Mauritania, il paese dove Giovanni lavorò assiduamente e con una dedizione totale negli ultimi anni della sua vita.
Dopo averci raccontato della Mauritania e di Giovanni, l’Autore parla dell’Associazione che un piccolo gruppo di familiari e amici fondarono pochi mesi dopo la sua tragica scomparsa. Nostra madre Annamaria,
nonostante la devastante perdita di un figlio, ha avuto la lucidità e lo spirito di motivarci ed incoraggiarci tutti a far crescere l’Associazione. Nel corso degli anni all’Associazione si sono aggiunti tanti soci, sostenitori e volontari che, con il loro appassionato e disinteressato impegno, rendono possibili gli obbiettivi dell’Associazione stessa.
Ormai da molti anni l’Associazione si è focalizzata ad aiutare bambini e giovani che vivono in paesi particolarmente bisognosi di aiuto. A Giovanni stava particolarmente a cuore l’avvenire dei bambini nei paesi dove lui viveva. Quando lavorava in Niger sosteneva economicamente gli studi di due ragazzi che altrimenti non sarebbero potuti andare a scuola.
Uno dei più importanti successi dell’Associazione sono i premi di laurea. Dal 1994 ogni anno vengono assegnati questi premi a laureati meritevoli di università italiane. Questa attività dell’Associazione è diventata nel corso degli anni fonte di ispirazione e sostegno per studenti e neo-laureati che altrimenti non avrebbero avuto le risorse per recarsi nei vari paesi a realizzare i propri progetti. L’Associazione ad oggi ha premiato più di sessanta laureati e con molti di loro è rimasta in contatto.
Infine vengono presentate le principali opre che nel corso degli anni l’Associazione ha avviato, portato a termine e, in alcuni casi, continua a sostenere.
Nell’occasione del venticinquesimo anniversario dell’Associazione, questo libro è un’importante testimonianza del lavoro fatto e, nel contempo, fonte di ispirazione a guardare oltre la nostra quotidianità e a spingerci ad aiutare chi vive in paesi meno fortunati del nostro.
Ringrazio di cuore l’Autore, Roberto Sandron, per aver realizzato quest’ opera commemorativa dopo aver ricercato, raccolto ed esaminato materiale sui luoghi dove Giovanni ha operato, su Giovanni e sull’ Associazione stessa
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Giacomo Lorenzin
Presidente Onorario
dell’Associazione Giovanni Lorenzin Onlus
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ROBERT CHAMBERS
LO SVILUPPO RURALE: METTERE GLI ULTIMI AL PRIMO POSTO
Robert Chambers insegna presso l’Institute of Development Studies dell’Università di Sussex e ha un’ampia esperienza sia pratica che di ricerca, nello sviluppo rurale. Ha lavorato in Kenya, Botswana, Sri Lanka e india, ed è stato consulente per lo sviluppo rurale in altri paesi dell’africa e dell’Asia.
E’ autore di diversi libri, tra cui: Settlement Schemes in Tropical Africa (1969), Managing Rural development (1974) e Challenging the professions (1993).
Recentemente si è interessato attivamente allo sviluppo ed alla diffusione dell’Approccio Rurale Partecipativo (PRA).
In questo libro Chambers espone in modo chiaro ed incisivo un nuovo approccio verso le problematiche dello sviluppo rurale nei paesi del Terzo mondo. Egli sostiene che la povertà rurale è spesso non vista o non percepita dagli ‘outsider’, cioè da tutti coloro che non vivono nelle aree rurali e non sono poveri.
Sottolinea come ricercatori, tecnici, esperti ecc. raramente apprezzino la profondità e la validità delle conoscenze della gente rurale, e auspica che emerga all’interno degli addetti alla Cooperazione allo Sviluppo una nuova professionalità dove il pensare, il valutare e l’agire siano rovesciati a favore dei più deboli, degli ‘ultimi’.
Leggi la prefazione al libro dell’autore
L’Associazione culturale Giovanni Lorenzin, ha realizzato nell’anno 1996 la traduzione in lingua italiana del libro (titolo originale: ‘Rural Development: Putting the Last First’). Vi è la possibilità, pertanto, di ottenere il testo di Chambers tradotto richiedendolo direttamente alla nostra Onlus.
Contattaci per ulteriori informazioni.
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Testo coming soon!